“Tutte le Veggenti, prima o poi, devono deporre la sfera.” (Sottotitolo dell’edizione)
La quinta edizione del COW-T – the Clash Of the Writing Titans è stata narrata su Mari di Challenge dall’11 gennaio all’8 marzo 2015.
Trama
Gli avvenimenti si svolgono subito dopo gli eventi narrati nella edizione speciale. È l’ultimo COW-T narrato dal punto di vista della Veggente Manila, organizzatrice e arbitro della contesa.
Per la prima volta viene citata la Landa di origine della Veggente: Tanit. Essa è anche l’ambientazione dell’intera edizione. Sempre per la prima volta, il centro della contesa non è una guerra o una competizione tra popoli o schieramenti, ma tra quattro personaggi.
Con la morte di Melaka, Veggente regnante e madre di Manila, si apre la serie di adempimenti necessari alla sua successione: la Veggente in carica, erede designata, deve tornare su Tanit e assumere i suoi poteri, incarichi e responsabilità, ed è costretta a non viaggiare tra i mondi se non in casi gravissimi. Deve altresì designare obbligatoriamente un compagno, o una compagna, con cui si unirà in matrimonio, e una persona di sesso femminile e dotata di chiaroveggenza come sua erede.
Se il secondo punto presenta qualche scappatoia, in quanto le grandi famiglie di Tanit sono tutte in qualche modo imparentate tra loro e quindi molti sono dotati di qualche potere, il primo è inderogabile.
Il Sommo Priore Lacros del Martello, primogenito di Melaka e quindi fratello maggiore di Manila, è incaricato di riportarla a casa e di sovrintendere a tutti gli incarichi per la successione. Seleziona, tra le decine di possibili candidati alla mano della Veggente, quattro pretendenti adeguati: Abilene dell'Angelo, Cyprian della Spada, Metacomet dell'Incanto e Vesper del Crepuscolo. Manila, che non ha assolutamente intenzione di sottostare a leggi che trova arcaiche e ingiuste, decide di trasformare questo obbligo nella sua annuale contesa a quattro, con l’obiettivo non dichiarato di tramutarlo in farsa.
Schieramenti
- Supporter di Abilene dell’Angelo
- Supporter di Cyprian della Spada
- Supporter di Metacomet dell’Incanto
- Supporter di Vesper del Crepuscolo
PERSONAGGI SECONDARI
Lacros del Martello
RITRATTI
(per gli avvenimenti di ciascuna settimana, fare clic sul titolo della sezione)
[expand title=”Antefatto”]“Che ne pensi di tornare a casa?”
La sorpresa fa presto spazio ad un sorriso divertito, mentre la ragazzina torna a sedersi composta e poi accavalla le lunghe gambe. “A casa, Lacros?” domanda, rivolgendosi all’uomo dai lunghi capelli biondi e dal sobrio abbigliamento nascosto con sfacciataggine dall’ampio e lungo cappotto intrecciato d’oro, che resta immobile di fronte a lei, “Prima devi riuscire a prendermi.”
“Non ce ne sarà bisogno: non sfuggirai ai tuoi doveri, quelli della tua famiglia e del tuo popolo.” Lacros fa una pausa esitante, attendendo che il sorrisetto di sua sorella si sciolga in una smorfia corrucciata. “Nostra madre è spirata la scorsa notte, nel sonno.”
La catena che mantiene la sfera si spezza, il ciondolo cade sul suo grembo e poi in terra, senza infrangersi. Si dice che la sfera di una Veggente si incrini quando il suo proprietario prova un grande dolore, ma non sembra una leggenda veritiera: tutto ciò che si è spezzato è il cuore della Veggente.
“Sei una discendente diretta in possesso della Visione, Manila. La più potente. Per i vincoli della nostra famiglia, e in qualità di fratello maggiore, ti ordino di tornare su Tanit. E in qualità di Sommo Priore devo ricordarti che…”
“Scordatelo.”
“Sei obbligata, come erede designata della Prima Veggente–“
“Non ci penso nemmeno.”
“–a trovare un consorte, o una consorte se lo riterrai più consono, e a unirti in matrimonio entro quarantadue giorni. Da quel giorno, resterai su Tanit fino a quando la morte non porrà fine alla vostra unione, in un modo o nell’altro. Non sono previste eccezioni, e lo sai.”
“E hai intenzione di scegliermelo tu, il consorte? No, meglio, hai intenzione di sposarmi tu? Perché se il consorte si rifiuta, non sono più obbligata a sposarmi.”
“Sono già sposato, Manila.” Lacros sorride con un pizzico di crudeltà – eredità, questa, che entrambi hanno preso dal padre. “L’incesto non è formalmente vietato dalle nostre leggi, ma la poligamia sì. E ti stupirà sapere,” continua, ignorando i borbottii indignati di sua sorella sulla necessità di cambiare la legge sui partner multipli il prima possibile, “che quattro pretendenti si sono fatti avanti per la tua mano.”
Manila smette di agitarsi, e ghigna a sua volta. “Quattro, hai detto? È proprio vero che il destino si prende gioco di ogni Veggente. Giocheremo secondo le mie regole, allora.”[/expand]
In questa edizione i sostenitori dei quattro pretendenti accumulano Punti Cuore (PC) completando le missioni settimanali, e Punti Intimità (PI) facendo meglio delle altre squadre alla fine della settimana. Ciascuna missione assegna PC in numero proporzionale alle storie pubblicate, fino a un massimo fissato; i PI settimanali sono invece fissi per definizione.
[expand title=”Prima settimana”]“Il trono è scomodo.”
“Manila, ti prego,” Lacros sospira, sollevando gli occhi al cielo.
“I vestiti pungono.”
“Capita, quando non si è abituati ad averne addosso.”
“Come o—”
“Manila, delizia,” Abilene si avvicina, un sorriso di zucchero sulle labbra, i lunghi capelli biondi che le piovono sulle spalle nude, “Concentrati su di noi. Non è forse questo il motivo per cui siamo qui?”
“Il motivo per cui siamo qui è che o venivo, o mio fratello mi avrebbe arrestato,” borbotta la Veggente, “E comunque, Abilene, io ti ricordavo diversa. Diversa tipo maschio.”
“Manila!” Lacros si volta verso di lei, fissandola oltraggiato, e lei scrolla le spalle, guardando altrove.
“Io direi di lasciare perdere queste cose,” ride Metacomet, appoggiandosi con il gomito allo schienale del trono, “Parliamo di cose serie. Tipo, tuo fratello—”
“È Sommo Priore per te, giovane dell’Incanto.”
“Il tuo sommo fratello dice che hai un gioco per noi.”
Manila sorride, alzandosi in piedi per allontanarsi da lui. Non è che Metacomet non le piaccia. O che non le piacciano Vesper e Cyprian, o che non le piaccia Abilene, d’altronde, con o senza accessori fra le gambe. È solo che no. Tutto il suo corpo dice no. E lei deve trovare una via d’uscita. Ma per trovarla ha bisogno di guadagnare tempo. E c’è un solo modo per farlo.
“Il gioco è molto semplice,” dice, passeggiando leggiadra per la sala del trono, “Ma avrete bisogno di qualche aggiunta.”
“Aggiunta?” domanda Vesper, inarcando un sopracciglio.
“Già,” sorride la Veggente, “Tipo un esercito a testa.”
Cyprian scoppia a ridere, battendosi una mano contro un ginocchio. “Mi piaci, ragazza,” commenta soddisfatto.
Manila si stringe nelle spalle, fingendosi lusingata. È questo il problema.[/expand]
La settimana è vinta da Metacomet, che vince il diritto di uscire con la Veggente per un appuntamento.
[expand title=”Seconda settimana”]“Pensavo,” Metacomet sorride, guardando in basso verso di lei e restando appoggiato alla spalliera del suo trono, “Una passeggiata sul Lungomare di Smeraldo e poi montagne russe!”
Manila si copre il volto con una mano, grugnendo infastidita. “Metacomet, mollami.”
“Oppure,” insiste lui con un altro ghigno sornione, “Gelato al Parco dei Ventagli Volanti, e poi di corsa una cenetta alla fiamma viva al Bivio d’Inferno. Se non sbaglio, questo sabato sera il Mago Falstaff potrebbe deliziare gli ospiti del ristorante con uno spettacolo di illusioni.”
“Metacomeeet!” Manila geme, scuotendo il capo, “Lasciami in pace! Hai vinto solo una battaglia! Smettila di propormi settecento programmi diversi per il nostro primo appuntamento, non sai nemmeno se avrà mai luogo e onestamente se continui così uno di noi due non ci arriverà vivo e quel qualcuno non sarò io!”
Metacomet ride soddisfatto e, ritenendo di averla presa in giro abbastanza, si china su di lei per baciarla. Lei non si tira indietro (non sia mai detto di lei che indietreggi di fronte a una sfida), ma quando lui si allontana le sue labbra sono già piegate in un broncio che solo l’apparizione di Lacros è in grado di cancellare.
“Fratello!” grida, saltando giù dal trono per corrergli incontro.
“Non ora, Manila, sono molto impegnato.”
“No, tu non capisci,” insiste lei, trattenendolo, “Non avrai nessuna megera fra le cui braccia correre affannosamente se non mi ascolti, perché se tu non lo fai io impazzirò e ucciderò te, tutti i miei pretendenti e probabilmente il resto della nostra razza.”
“Ti prego di non rivolgerti a mio marito con simili appellativi.”
“Io mi rivolgo a chi mi pare come mi pare,” taglia corto lei, scrollando le spalle. “Adesso ascoltami. Ho una nuova idea per la prossima settimana.”[/expand]
Vengono introdotte le missioni a rotazione: i prompt speciali “qualcosa di blu”, “qualcosa di nuovo”, “qualcosa di vecchio” e “qualcosa di prestato” sono assegnati a rotazione alle squadre dalla seconda alla quinta settimana. La settimana è vinta da Vesper, che vince il diritto di offrire un regalo alla Veggente.
[expand title=”Terza settimana”]Metacomet sbuffa irritato, appoggiato all’angolo opposto della stanza, le braccia incrociate sul petto. “Non è giusto,” borbotta.
“E cosa ci sarebbe di ingiusto?” inarca un sopracciglio Vesper, lanciandogli un’occhiataccia mentre si avvia verso il trono della Veggente, fermandosi davanti a lei per porgerle una scatola rosa avvolta nel tulle bianco e chiusa da un nastro di raso. Gliela porge sussurrando “Per te.”
“Di ingiusto ci sarebbe che avevo quasi vinto,” borbotta ancora Metacomet.
“E invece,” Cyprian scrolla le spalle.
“Un po’ di varietà non può che far bene alla competizione,” sorride conciliante Abilene, accavallando le lunghe gambe.
Nel frattempo, Manila si è dedicata anima e corpo a scartare il pacco dono di Vesper, ed ora squittisce, estasiata. “Cioccolato!” gorgheggia, “Grazie!”
“So che ti piace,” sorride teneramente Vesper, ravviandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Mi piace molto,” sogghigna Manila, alzandosi in piedi ed appoggiando il pacchetto sulla seduta del trono dopo aver mandato giù un cioccolatino, “Ma ora devo andare. Devo trovare mio fratello.”
“Ancora con questo fratello?” esclama Cyprian, sconvolto, “Sempre attaccata alle sue gonne!”
“Gonne o non gonne, devo parlargli della prossima settimana!” si difende lei, “Perché oltre al cioccolato mi piacciono le cose lunghe. Lunghissime,” sorride, “E nessuno è più esperto di lui, da quel punto di vista.”[/expand]
Per la prima volta una missione del COW-T è limitata a una sola storia per partecipante. La settimana è vinta da Vesper, che continua la sua intimità con la Veggente.
[expand title=”Quarta settimana”]“Apri la bocca,” sorride Vesper, seduta sul trono.
La Veggente, semi-sdraiata sul suo grembo, obbedisce sorridendo. “Aaah,” dice, la voce dal trillo vagamente infantile, mentre accetta il cioccolatino che Vesper le porge.
“Questa cosa è ridicola,” borbotta Metacomet, “Perché le stai drappeggiata addosso in quel modo? Ha vinto solo una battaglia!”
“Due,” puntualizza Abilene con un sospiro tragico.
“Coso,” ride Cyprian, “Pensavo che fossi solo un buffone, ma devi avere intenzioni serie, nei suoi confronti! Sei geloso come una scimmia.”
“E tu invece sembri fin troppo tranquillo!” protesta Metacomet, quasi rimproverandolo, “Non hai ancora vinto nemmeno una battaglia ma stai lì a ridere e sfottere. Quasi quasi mi viene da pensare che non te ne freghi niente.”
“Nah, sono solo sereno,” ghigna Cyprian, appoggiandosi con disinvoltura alla parete alle sue spalle, “Ho un buon presentimento. Sai, se guardo al passato–“
“Il passato non dovrebbe importare a nessuno di voi,” tuona una voce severa e seria alle loro spalle. Si voltano tutti nello stesso istante, inquadrando la solenne figura del Sommo Priore sulla soglia della Sala del Trono. “Manila, il tuo comportamento è disdicevole,” la ammonisce Lacros, avvicinandosi di un passo.
Pur infastidita, Manila si alza in piedi, guardando in basso. “Be’, scusami se provo almeno a divertirmi, nonostante il tuo tiranneggiarmi continuo.”
“Ma non capisci?” sbotta Lacros con disappunto, “Sto cercando di fare ciò che è meglio per te.”
I pretendenti si guardano l’un l’altro, allarmati. L’aria tesa non promette nulla di buono.
“Forse dovremmo andare?” domanda retorica Vesper, alzandosi in piedi a propria volta.
“No,” Manila sorride a lei e anche agli altri, e nel suo sorriso c’è una punta di zucchero, assieme a una punta di veleno. “Rimanete. Non volete sapere come continua il gioco?”[/expand]
Poiché tutte le squadre hanno vinto almeno uno dei bonus Punti Intimità disponibili nel corso della settimana, la Veggente decide di intrattenersi con tutti. La settimana è comunque vinta da Metacomet.
[expand title=”Quinta settimana”]Manila si solleva a sedere di scatto quando la porta della sua stanza da letto si spalanca con un boato che risuona lungo tutti i corridoi del Palazzo Reale.
“Manila!” strilla Lacros, facendo irruzione in camera sua ma distogliendo istantaneamente lo sguardo quando nota che la Veggente è completamente nuda sotto la coperta che la nasconde alla vista solo dalla vita in giù. “Questo è inaccettabile. Hai proprio passato il segno. Non accetterò questa farsa un minuto di più.”
Manila aggrotta le sopracciglia, mentre attorno a lei i pretendenti lentamente cominciano a svegliarsi, chi di scatto, chi più lentamente, e a ritrarsi con imbarazzo dagli occhi severi del Sommo Priore. “Non solo mi trascini qui controvoglia, obbligandomi a sottomettermi a regole vecchie di mille anni che non ho stabilito e non ho scelto–“
“Così funzionano tutte le regole, Manila!”
“–ma non lasci neanche che mi diverta, una volta tanto! Sono qui da quattro settimane e non faccio che annoiarmi e guardare persone che mi piacciono litigare come imbecilli per una cosa che posso tranquillamente dare a tutti senza il minimo impegno!”
“Manila!!!”
“Basta!” strilla anche lei. La sua voce sovrasta senza fatica quella del Sommo Priore mentre si solleva in piedi e, avvolgendosi in una coperta che, scivolando giù dal letto e attorno al suo corpo, lascia nudi quelli dei quattro pretendenti, che saltano giù dal letto in un movimento quasi sincronico, lanciandosi alla ricerca dei propri indumenti, “Questa settimana si fa come dico io.”
Lascia la stanza senza una parola di più. Lacros la osserva allontanarsi con aria sdegnosa lungo il corridoio, sospirando pesantemente. “Quando mai non si fa come dici tu, Manila?”[/expand]
La settimana è vinta da Cyprian, che può andare a letto con la Veggente.
[expand title=”Sesta settimana”]Manila resta sdraiata a lungo fra le braccia di Cyprian, le dita che percorrono in ghirigori immaginari le curve possenti dei suoi bicipiti. Il suo sguardo è pensieroso. Quello di Cyprian, invece, è dolce, fisso sulla sua espressione corrucciata, venato da un misto di tenerezza quasi fraterna.
“Dimmi la verità,” le sussurra, baciandola sulla sommità della testa, “Tu non hai nessuna voglia di sposare nessuno di noi.”
La Veggente sospira, chiudendo gli occhi e piegando il capo sulla sua spalla. “E’ così evidente?” domanda.
“Non saprei,” sorride lui, “Io comunque me ne accorgo. Credo anche gli altri.”
“L’unico che non lo capisce sembra essere mio fratello,” borbotta lei, offesa.
Cyprian ride divertito. “Apparentemente. Ma senti, davvero nessuno di noi ti piace? Proprio per niente?”
“Cyprian,” sospira lei, “Sono stata a letto con tutti voi, da soli, in gruppo, più di una volta ciascuno, se è per questo. Mi piacete, ovviamente. Mi piacete tanto, non è questo il problema.”
“Mmh,” Cyprian annuisce, stringendola fra le braccia e concedendosi di cullarla nonostante il suo broncio disapprovante, “E allora? Qual è il problema?”
Manila non risponde. Il problema è complesso, ben più complesso delle leggi, ben più complesso di un singolo matrimonio. Il problema — come sempre — è ciò che vuole. Ed è un problema che, per anni, ha continuato ad evitare. Concedendosi tutto il resto, tutto quello che poteva avere, pur di non pensare all’unica cosa che volesse davvero, e non avrebbe potuto ottenere mai.
Ma stavolta non si scappa, pensa con un altro sospiro, scivolando via dalla stretta di Cyprian e fuori dal letto. “Andiamo,” dice, indossando nuovamente i propri abiti, “E’ l’ora.”
Cyprian la segue senza protestare.[/expand]
Sfida finale al meglio di quattro missioni. Vesper si aggiudica anche questa settimana e si aggiudica il quinto COW-T, con Metacomet al secondo posto, Abilene al terzo e Cyprian al quarto.
[expand title=”Epilogo”]“Dov’è?!” strilla Lacros, invadendo la Sala delle Cerimonie e guardandosi intorno mentre la attraversa come una furia, diretto all’altare, “Dov’è andata a finire?! So che voi ne sapete qualcosa! Mi sembravate troppo in armonia fra di voi! Certamente è perché sospettavate!”
Pochi passi dietro di lui, Il Sommo Sacerdote Lænton, suo consorte, sospira drammaticamente. “Lacros, per piacere, placa la tua furia.”
“Non placo proprio un bel niente!” continua a strillare il Sommo Priore, coprendo la distanza che lo separa da Vesper, avvolta nel tradizionale abito matrimoniale, in piedi davanti all’altare e circondata dai pretendenti contro i quali si è contesa la mano di Manila nelle passate settimane.
“La tua pressione, mio amato,” sospira ancora Lænton.
“La mia pressione è irrilevante!” sentenzia Lacros, puntando un dito verso Vesper, “Dov’è.”
“Era una domanda?” chiede innocentemente Vesper, inarcando un sopracciglio, “Non ho percepito il punto interrogativo finale.”
“Non è il momento di fare ironia!” abbaia il Sommo Priore, gettando le braccia in aria, “La Veggente è sparita! Nel giorno del suo matrimonio! E voi state qui a ridere e mangiare frutta sacra dall’altare!”
“A nostra discolpa,” commenta Metacomet, “La frutta è super buona.”
“Primizie di stagione,” annuisce Abilene, complice.
“Lac, via, non fare così,” cerca di rabbonirlo Cyprian con un paio di pacche sulle spalle, “Scommetto che tornerà presto. Magari le andava solo di fare una breve passeggiata di un paio d’anni su qualche landa desolata a tre universi da qui. Robetta.”
“Stai lontano da me e non chiamarmi Lac,” rabbrividisce Lacros, indietreggiando con evidente disgusto. Poi sospira, “Ah, ma io lo sapevo! Lo sapevo che sarebbe finita così. Mi sono fatto raggirare come un cretino! Come un cretino! Non si può mettere un freno a quella ragazza, fa sempre tutto quello che le passa per la testa, mi porterà alla tomba!”
“Mio amato,” sospira per l’ennesima volta Lænton, “La tua pressione.”
“E piantala con questa pressione!”
Fuori dalla finestra, pronta per un altro viaggio, Manila si gusta la scena con un sorriso smagliante sulle labbra. La sfera è tornata a luccicarle attorno al collo, attaccata alla catenina d’oro.[/expand]
Avvenimenti successivi
Nonostante la vittoria nella contesa, Vesper e la Veggente sono d’accordo nel non unirsi in matrimonio e di essere semplici compagne: decidono comunque di formalizzare con un decreto la loro unione, così da non essere ulteriormente importunate dal Sommo Priore Lacros. Manila continua ad avere anche Cyprian, Metacomet e Abilene come compagni di letto.
Un paio d’anni dopo gli avvenimenti di questo COW-T, Manila è incinta di Metacomet, e partorisce una bambina, che chiama Celestia del Crepuscolo: il nome omaggia il suo padre naturale (il cui stemma della casata è in celeste), e assume la casata di Vesper. Essendo Celestia la prima figlia femmina della sua famiglia, in ogni caso, viene designata dopo qualche giorno come erede della Veggente: è destinata quindi ad abbandonare il cognome all’età di quindi anni, e a essere a sua volta la Veggente in carica quando manifesterà compiutamente i propri poteri.
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