COW-T: A History Vol. 3½ – Echi del Tempo

(Questo post è il quarto di una serie che riassumono l’intera trama del Polyverso cui è ispirato il COW-T, la prima e la più grande sfida a squadre del fandom italiano, così come gran parte di questo stesso sito.)

Le Veggenti sono esseri inquieti, guidati esclusivamente dalla propria magia, e Manila non ha mai fatto eccezione: l’immobilità la annoia, la consuetudine e la familiarità la soffocano, seguire le regole la porta alla pazzia.

Un giorno d’estate, un giorno che avrebbe dovuto trascorrere sul proprio pianeta, nella Capitale che ancora qualcuno in famiglia – come suo padre – chiamava “la Città del Ferro”, il Cristallo la spinse a scappare.

Quando l’ancella inviata a chiamarla per il pranzo tornò trafelata dal Sommo Priore, asserendo di aver appena visto Sua Altezza svanire in un turbine di petali di azurae, fu chiamato il medico di corte che gli diagnosticò uno scompenso pressorio dovuto al forte stress.

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COW-T: A History Vol. 3 – Occhi su Minthe

(Questo post è il terzo di una serie che riassumono l’intera trama del Polyverso cui è ispirato il COW-T, la prima e la più grande sfida a squadre del fandom italiano, così come gran parte di questo stesso sito.)

Minthe era uno degli unici due pianeti abitati di quella Landa: foreste lussureggianti, deserti misteriosi, canyon scavati dai terremoti e pianure incontaminate si alternavano senza soluzione di continuità, mentre i continenti erano circondati dalle acque più salate e minerali che Manila avesse mai sfiorato con le punte dei suoi piedi delicati.

La Veggente chiuse le mani a coppa intorno alla sfera che pendeva dalla sua collana, percependo le vibrazioni magiche del cristallo a venti faccette chiuso al suo interno. Si chiese ancora una volta perché la bussola del suo potere l’avesse condotta fin lì, ma questa volta ottenne una risposta dagli echi delle sue visioni.

Avrebbe condotto Minthe a un’epoca di pace, per mezzo della guerra.

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COW-T: A History Vol. 2 – Cupio Dissolvi

(Questo post è il secondo di una serie che riassumono l’intera trama del Polyverso cui è ispirato il COW-T, la prima e la più grande sfida a squadre del fandom italiano, così come gran parte di questo stesso sito.)

I quartieri dei City Angels, l’impero dello spaccio di droga, si stagliavano a nord di Aimatopolis. “La cocaina di Dimitri Christopolous ti manda in paradiso”, dicevano. Be’, un mancato pagamento poteva farlo ancora più in fretta.

L’ovest era nelle salde mani di Antonio Cavalieri, e dei suoi assassini su commissione – i Mighty Knights. Quando non prendeva compenso per un omicidio, si vocifera, è perché qualcuno aveva già pagato per la tua morte.

Il porto sul fiume Supercazzola era il regno dei contrabbandi. Jake Wand e i suoi Magic Sticks facevano molta attenzione a chi entrava senza la loro autorizzazione, ancora di più a chi ne usciva ancora sulle sue gambe.

Il racket della prostituzione era cosa dei Blood Devils. Miguel, l’angelo caduto, pianificava il controllo dei suoi settori, e quello delle sue protette, con precisione maniacale. 

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COW-T: A History Vol. 1 – Uno Scontro tra Titani

(Questo post è il primo di una serie che riassumono l’intera trama del Polyverso cui è ispirato il COW-T, la prima e la più grande sfida a squadre del fandom italiano, così come gran parte di questo stesso sito.)

È tradizione, per una Veggente appena assunta in carica, assumere il ruolo di arbitro in una delle innumerevoli contese che sorgono tra le civiltà del Polyverso, al punto che non poche culture associano l’arrivo di una di esse come segno di grande sciagura.

Molte altre, invece, tramandano il ruolo decisivo della prima e di molte della loro stirpe, che hanno salvato la loro Landa da guerre o catastrofi.

Nessuna di queste fu la scelta di Manila. Le labbra simili a petali di rosa della sua bocca non potevano pronunciare il nome di quella Landa, perché essa non ne aveva uno; gli occhi non potevano scovarla, perché nessuno era a conoscenza della sua esistenza; e se non vi si fosse imbattuta per caso, nel suo peregrinare senza meta tra le dimensioni, più a lungo sarebbe stata nascosta, e molti degli eventi che conosciamo non avrebbe mai avuto luogo.

Titania fu il nome con cui, alla fine della guerra da lei stessa scatenata, ribattezzò quella Landa. E sarebbe diventata tra le più nobili e conosciute del Polyverso.

*

Quattro popolazioni si disputavano il controllo di Titania da così tanto tempo, che nessuno dei figli dei pronipoti di chi aveva combattuto le prime battaglie era ancora in vita – almeno, nessuno dei figli delle razze mortali.

La Veggente arrivò, e mise ordine al caos, e rese caotico l’ordine: schieramenti di pari potenza da ciascuno dei quattro popoli furono chiamati a scontrarsi, sul campo di battaglia e fuori. Gli schieramenti in difesa iniziarono a costruire un nuovo insediamento, dove, per garanzia della Veggente, avrebbero potuto vivere in pace; quelli in attacco si sarebbero scontrati l’un contro l’altro armati, riportando alla loro base, se vittoriosi, i piani per un edificio aggiuntivo, costruito istantaneamente dalla Veggente.

I Vampiri, i nati dall’oscurità più profonda, erano pochi; tuttavia si rivelarono i più potenti all’inizio della contesa, e vinsero con facilità le prime due battaglie.

Gli Angeli, i più nobili tra gli immortali, erano il popolo meno numeroso; ma riscattarono le prime sconfitte, e si aggiudicarono le due battaglie successive.

I Cavalieri, coraggiosi e impavidi, supplivano alla mancanza di magia con il numero e l’abilità nelle armi: si riorganizzarono, e la loro formazione sbaragliò gli avversari per altre tre battaglie.

I Maghi, depositari della conoscenza, rialzarono infine la testa, dando fondo agli incantesimi più potenti e voce a quelli ormai dimenticati: trionfarono nell’ultima battaglia, ritrovando l’onore, ma non fu abbastanza.

Furono i Cavalieri ad aggiudicarsi la contesa, ma, ben consigliati dalla Veggente, non se ne gloriarono, e permisero alle altre popolazioni di vivere in pace nei propri insediamenti, siglando con esse trattati duraturi di pace. 

Il loro governo, secoli dopo, portò alla fondazione di un’Accademia Magica, dove i migliori esponenti di ciascuna popolazione potessero insegnare le armi, la magia, l’onore ai discepoli di Titania, e in seguito a quelli dell’intero Polyverso. Questa fu un’altra storia, e pure avremo l’onore di raccontarla… in futuro.

(La cronaca completa, settimana per settimana)

#COWT8 – the Clash Of the Writing Titans: TAKE 8 – Iscrizioni

Langley si sveglia per primo, come sempre, e non tarda ad individuare la snella figura di Celes nei pressi della balaustra sul terrazzo. La luce della luna esalta il pallore della sua pelle, e la notte incornicia le sue forme longilinee con la sicurezza di un tratto a china, rendendolo bello in modo quasi inquietante, come una creatura leggendaria.

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Si solleva dal letto, lasciandosi alle spalle il respiro regolare di Shannen, che dorme ancora e, se Langley lo conosce bene – e lo conosce bene – continuerà a farlo indisturbato per almeno altre sei ore.

Celes sta già sorridendo, quando Langley lo raggiunge alle spalle. Langley non può vedere la curva deliziosa del suo sorriso di pesca, ma la immagina, la intuisce nello sbuffo divertito che Celes si lascia sfuggire, e lo stringe alla vita, lasciandogli un bacio sulla spalla nuda.

“Emozionato per domani?”

“Non particolarmente,” Celes si rigira tra le sue braccia, adagiandosi senza la minima grazia fra il suo corpo e il sostegno di marmo della balaustra, “Mi piace cambiare le tradizioni. E poi non si può sempre festeggiare tutto con una guerra. Queste sono le celebrazioni per la mia incoronazione e per la salvezza di mia madre, e io desidero che siano un gioco, non una battaglia sanguinosa. Quattro squadre, un premio in palio, una competizione amichevole. Una cosa tranquilla, tanto per cambiare.”

“Tuo zio avrà una crisi isterica,” Langley sghignazza, estatico all’idea di osservare il Sommo Priore Lacros perdere ogni senso della misura e cominciare a lanciare in aria le fette biscottate imburrate al grido di le leggi e le tradizioni vanno rispettate.

“Ho già parlato con zio Lacros,” Celes sorride tranquillo, “Ha accettato la mia decisione.”

“Sì, così dice, ma secondo me una parte di lui spera ancora che tu cambi idea.”

“Be’, non avverrà,” Celes continua a sorridere mentre, ancora una volta, si rigira tra le sue braccia. Si appoggia in avanti, alla balaustra, e Langley non può fare a meno di notare la piacevole morbidezza dei suoi fianchi quando, nel movimento, glieli preme contro. “Ho un buon presentimento.”

“Sì?” si china su di lui, sfiorandogli il collo con le labbra, “E allora perché ti trovo qui, insonne, nel bel mezzo della notte?”

“I nervi non c’entrano,” Celes ride, e la sua risata riecheggia nella notte come un campanellino, “È solo che mi sembrava che qualcuno mi stesse chiamando.”

Langley aggrotta le sopracciglia, vagamente preoccupato. “In che senso “ti stavano chiamando”?”

“Non lo so,” Celes ride ancora, chiaramente di buon umore, “Non preoccuparti, è passata adesso. Dev’essere stata un’impressione. Piuttosto,” e si volta a guardarlo con occhi brillanti, un sorriso sornione a increspargli le labbra, “Soriana stava giusto lamentandosi, qualche giorno fa, della tragica assenza di scandali di corte con cui intrattenere il popolo. Sembra che gli ascolti della televisione di stato stiano colando a picco.”

Stupito dal repentino cambio di discorso, Langley lo fissa con aria incerta per qualche secondo, e poi scoppia a ridere, stringendolo alla vita. “Ah, sì? Non possiamo permetterlo. Anche se, da questa distanza, dubito che Soriana sarà in grado di vedere qualcosa.”

“Questo,” gli soffia Celes sulle labbra, “Non è un mio problema.”

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UTENZA! LURKANZA! Siete sopravvissuti alle vacanze natalizie, al freddo intenso, alla neve e alle abboffate? Siete pronti a essere nuovamente fagocitati dalla triste routine quotidiana, casa, scuola, lavoro, chiesa devota alla Santa Madre dei Frustini e delle Tutine in PVC e poi di corsa a letto che l’indomani mattina si deve ricominciare? Ebbene, è giunto il momento di mettere tutto ciò da parte (tranne la vostra devozione alla Santa Madre, quella, come ben sapete, non si mette da parte mai, altrimenti cilicio e croce di Sant’Andrea), perché IL COW-T È TORNATO!

Ebbene sì, anche quest’anno la sfida a squadre più attesa di tutte le Lande torna fra voi, pronta a regalarvi otto settimane di isterie, litigi col vostro partner se sta in una squadra avversaria, corse sfrenate a postare mattoni di 126mila pagine alle 23.59 dell’ultimo giorno utile e sfide all’ultimo prompt. Ed anche quest’anno, come ogni anno, giocherete in compagnia di Celes, il nostro adorato Veggente, di sua madre Manila, ormai Regina Madre di Tanit, di un manipolo di personaggi nuovi e di una caterva di vecchi amici che speriamo vi faccia piacere ritrovare nelle intro dei post settimanali.

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