Ed ecco l’ultima mini-challenge di questa Notte Bianca: a differenza delle altre sfide che vi abbiamo proposto in questi giorni, DolceSalato è un’iniziativa completamente nuova che sperimentiamo con voi!
Avete tempo fino alla fine della Notte Bianca e scegliere uno e uno solo dei due prompt proposti, fillandolo con un fanwork di vostra creazione. Scegliere il prompt vi farà parteggiare per il Team di quel prompt, assegnandogli un punto. Potete fillare quante volte desiderate, e ogni fanwork conterà un punto per quel Team, fino a un massimo di cinque per utente; tuttavia, e lo ripetiamo, potrete assegnare i vostri punti solo a uno dei due Team!
Il Team Dolce ha come prompt FLUFF.
Il Team Salato ha come prompt ANGST.
Il risultato di questa sfida potrebbe influire su eventuali sfide future se DolceSalato venisse riproposta in futuro (ma non sarete obbligati a parteggiare nuovamente per lo stesso Team).
Vi ricordiamo che potete crosspostare questa challenge con fino a due iniziative a tempo (quindi con la Notte Bianca tradizionale e con un’altra delle challenge che vi proporremo), e con tutte le iniziative non a tempo che vorrete! Ne approfittiamo per ricordarvi anche che la Challenge 7 Vasetti va fillata qua, la Pasticceria del Buonumore va fillata qua, e quest’iniziativa… va fillata in questo stesso post.
Buon divertimento con le ultime 48 ore (e spiccioli) di Notte Bianca!
Domandina: Il hurt/comfort potrebbe essere compreso nell’angst per questa challenge?
Team Dolce – [The Letter] Hannah Evans/Marianne McCollough | Fluff | SAFE | 970 “Ho freddo”, mormorò Hannah, accoccolata sul divano con una tazza di tè caldo in mano. “Vuoi che ti prenda una coperta?” “No, tu sei calda”. Marianne cercò di non far caso al naso freddo della sua partner che le si poggiava sul collo, distraendola dal lavoro: aveva bisogno di concentrarsi sui nuovi progetti, sulla riunione generale e – le mani di Hannah avevano il palmo caldo, ma le dita erano gelide: era una sensazione elettrizzante persino attraverso i vestiti, persino trattandosi della sola mano sulla coscia, distrattamente. “Hannah…” “Non voglio disturbarti, tesoro”. Concentrazione, ecco cosa le serviva: il lavoro andava finito, con o senza manine fredde della sua compagna a disturbare in maniera piacevole i suoi pensieri. Con un sospiro, tornò ai progetti, accompagnata dal dolce profumo che si levava dalla tazza di tè e dal respiro di Hannah sul collo. Ecco, magari non era il caso di pensare anche a questo, perché desiderava poter perdere tempo in coccole, magari seguite da qualcosa di più, e… beh, i progetti. Doveva lavorare assolutamente; non poteva lasciare che Hannah la usasse come caldo cuscino, pur essendo sicura che la cosa non le dispiacesse. La sua compagna – il solo pensiero riempiva il petto di Marianne di uno strano calore, di una gioia che a volte sembrava sopraffarla – dopotutto cercava solo di scaldarsi e non la sfiorava in posti inappropriati. La designer di interni tornò a volgere la propria attenzione allo schermo del portatile… Leggi il resto »
Team Dolce – [Saint Seiya] Taurus Aldebaran/Aries Mu | Fluff | SAFE | 694 Aldebaran si chiedeva come fosse possibile ammirare ogni piccolo gesto di una persona. Spesso gli piaceva osservare Mu in silenzio, godersi l’armonia che il suo solo muoversi gli comunicava, perdersi nel colore dei suoi occhi e sospirare felice al suono della sua voce; a volte amava persino il clangore attutito degli attrezzi da lavoro sui Cloth che arrivava dalla prima casa, era un suono inconfondibile che inevitabilmente gli faceva venire in mente il Saint dell’Ariete. Qualcuno avrebbe potuto definirlo sciocco – forse lo era, diamine – ma ormai poco importava. Aldebaran non era di certo una persona che sbandierava i propri affari ai quattro venti, anche se a volte si sentiva talmente preso da Mu che ne avrebbe parlato con chiunque probabilmente senza nemmeno vergognarsi. A volte, durante quel tipo di giornata piatta in cui il tempo scorre in fretta ma nulla accade, il suo pensiero andava spesso al custode della prima casa: lo immaginava starsene seduto con KIki sui gradini che conducevano al resto del Santuario mentre gli raccontava aneddoti divertenti sul suo addestramento, forse persino esplorando il mondo della filosofia. Spesso, invece, era lo stesso Mu a mandargli un messaggio per invitarlo alla prima casa – per mangiare qualcosa insieme, diceva. Aldebaran ascoltava volentieri ciò che Kiki aveva imparato, lo aiutava a capire ciò che non gli era chiaro ed aiutava Mu a cucinare una cena nutriente, godendosi l’atmosfera casalinga e la dolcezza di quegli istanti i cui ricordi lo… Leggi il resto »
Ho scelto il Team Dolce e crosspostato con la Notte Bianca qui~
Team Angst – [AVENGERS] Steve Rogers/Natasha Stark | Angst, Introspettivo | SAFE | 11902 Waiting here for someone Only yesterday we were on the run You smile back at me and your face lit up the sun Now I’m waiting here for someone L’Audi rosso fiammante si era fermata accanto al marciapiede. Le persone si fermavano a guardare la macchina dai cerchioni dorati, ma la donna che ne era uscita non se ne era curata minimamente. Ci aveva pensato troppo tardi che forse avrebbe dovuto prendere una macchina meno appariscente. Forse avrebbe anche dovuto cambiarsi, mettere qualcosa di più anonimo, ma non ne aveva avuto il tempo. Quando il suo maggiordomo le aveva messo in mano un foglietto con un indirizzo, era solo salita in macchina e si era diretta a Brooklyn senza pensarci. Era stato più forte di lei. Era ferma sul marciapiede di fronte a quella che sembrava una galleria d’arte. Doveva solo fare qualche passo e varcarne la porta. Erano solo pochi passi. Aveva agito d’impulso nel momento in cui era salita in macchina, e ora non aveva il coraggio di fare solo pochi passi. Quella che le era sembrata una buona idea all’improvviso era diventata pessima. Non sapeva neppure perché si trovasse lì. Forse era solo la scusa di voler comprare dei nuovi quadri, da aggiungere alla collezione che aveva in magazzino. Forse era solo curiosa di vedere se era davvero lui. Forse voleva solo trovare qualcosa di familiare in una città in cui non aveva vissuto per troppo tempo. Era tornata… Leggi il resto »
“Mi odia così tanto?” Aveva passato a Steve una lattina di birra dalla borsa frigo che avevano portato con loro. Steve aveva pensato a tutto. Aveva portato dei sacchi a pelo, cibo e bevande in abbondanza. Peter aveva messo nello zaino tutto quello che pensava le potesse servire, una maglietta a maniche lunghe, una felpa, e anche dei pantaloni lunghi. Era uscita di casa in shorts e canotta. Si sentiva di nuovo come se avesse avuto 17 anni. L’unica differenza era che erano ad agosto e non a ottobre inoltrato. Ed era da sola con Steve. Non c’erano le lamentele di Clint sul freddo. Non c’era Bucky che litigava con il fuoco che non voleva accendersi. Non c’era Rhodey che li malediceva tutti, dal primo all’ultimo, per quella idea così idiota. Non c’era Nat che osservava i ragazzi come se fossero le creature più stupide che avesse mai visto. C’erano solo lei e Steve questa volta. “Sai com’è fatto. Certe cose le prende troppo sul personale. Anche se l’altro giorno l’ho sentito dire che doveva saperlo che c’eri direttamente tu dietro al suo braccio. Ha detto che si sente come RoboCop.” “Che idiota.” Aveva scosso la testa, bevendo un sorso di birra. “Cristo, Steve. Non mi ricordavo che questa birra facesse così schifo.” Lo aveva sentito ridere, mentre lei fissava con odio la lattina. Era la stessa birra che bevevano da ragazzi. La stessa birra che si erano portati dietro quando erano venuti a Rhode Island tutti assieme. “I tuoi gusti sono diventati più raffinati, signorina… Leggi il resto »
Team dolce, fillata qui
Team Dolce – [MARVEL COMICS] Logan/Kurt | Slice of life | Fluff | SAFE | 320 Logan non avrebbe dovuto sfidare Kurt a una gara di bevute. A sua discolpa non si aspettava che l’Elfo si ubriacasse così tanto! -Mein Gott, come hai fatto a diventare così alto? Com’è possibile?- Il canadese sospirò mezzo rassegnato e mezzo divertito a quella domanda. -Sei sdraiato per terra, Elfo.- gli rispose. -Ah.- Kurt si guardò attorno, sorpreso dal ritrovarsi sul pavimento invece che sulla sedia del pub come poco prima. -Direi che per stasera hai bevuto abbastanza, torniamo a casa.- Logan ridacchiò, aiutandolo a rimettersi in piedi. -Ah, quindi ammetti la tua sconfitta?- il tedesco ghignò orgogliosamente della sua “vittoria”. -Assolutamente.- gli concesse l’altro prima di mettersi un braccio di Kurt attorno alle spalle e prenderlo per la vita. -Ti avevo avvisato di non sfidare un tedesco a bere birra, mein freund, siamo i campioni mondiali!- Nightcrawler rise, lasciandosi portare fuori praticamente a peso morto. -Me ne sono accorto.- Logan ridacchiò. Caricò l’Elfo sull’auto e gli allacciò la cintura di sicurezza prima di partire per tornare a casa, allo Xavier’s Institute. Kurt cantò per tutto il viaggio e fino alla camera da letto di Logan, nonostante i tentativi di quest’ultimo di fargli abbassare la voce dentro la scuola. Wolverine lo lasciò cadere sul proprio letto, iniziando a spogliarlo. -Mein liebe, mi pare che tu stia correndo un po’ troppo. Niente preliminari?- il tedesco ridacchiò maliziosamente, mettendosi in una posa fintamente pudica. -Ma piantala, stasera dormiamo e basta, sei troppo… Leggi il resto »