A convincere Calico che deve essere successo qualcosa di veramente grave, e che pertanto è decisamente necessario andare a parlare con suo fratello e dirgli tutto immediatamente, prima che lo scopra nel modo peggiore, è un progressivo deteriorarsi della realtà attorno a lui. Lo nota, forse per primo in tutto il regno, solo perché sa benissimo di aver fatto qualcosa e immagina che quel qualcosa debba avere avuto delle conseguenze, e dunque i suoi occhi non fanno che cercare traccia di queste conseguenze nel mondo che lo circonda, ed ecco che i dettagli lo colpiscono, dandogli sempre maggiori certezze giorno dopo giorno.
Un giorno si sveglia molto presto al mattino, si affaccia alla terrazza che dalla sua stanza si apre sul golfo di Tanit e per un secondo, un solo secondo, ma eterno nella paura che gli fa, vede il cielo giallo.
Poche ore dopo, mentre pranza da solo in giardino, libero per qualche minuto dalle incessanti domande che si levano dalle aule del Parlamento (“Ma Sommo Priore, come faremo adesso?” “Chi prenderà le decisioni?” “Chi succederà al Trono?” “Sommo Priore, dove sono i gemelli?”), per un intero minuto il cibo che ha nel piatto svanisce, lasciandolo vuoto. Sconvolto, Calico fissa il piatto, sbattendo le ciglia senza dire una parola. Poi il cibo riappare. Calico non ha idea di dove sia stato e cosa in esso possa essere cambiato mentre era sparito, perciò lo butta via.
Il giorno dopo, mentre attraversa i corridoi del Palazzo d’Estate per recarsi in Parlamento, un bellissimo barko nero gli attraversa la strada. Ha occhi smeraldini dai riflessi blu oltremare, lo guarda con evidente intelletto e si ferma a un passo dai suoi piedi. Poi, invece di emettere il tipico verso stridulo e un po’ nasale con il quale queste bestioline normalmente si esprimono, gli rivolge la parola. “Bello schifo,” gli dice. Calico si ferma all’improvviso, il principio di un infarto a fargli martellare il cuore nel petto. Il barko ride, poi si risolleva sulle piccole zampette nere e sparisce dietro una tenda. Quando Calico scosta la tenda, l’animale è scomparso nel nulla.
Sono glitch, è così che si chiamano, li ha studiati estensivamente all’Accademia di Titania, durante la sua formazione. Minuscole pieghe in cui lo spazio-tempo nasconde le sue irregolarità quando qualcosa nel continuum viene irrimediabilmente alterato.
È così che lo Capisce. Ha mandato i gemelli non solo in qualche dove, ma in qualche quando. E in quanto Sommo Priore può attingere a una certa quantità di magia, ma certamente non sufficiente a correggere un errore simile – per non parlare, poi, del pericolo in cui devono trovarsi i gemelli adesso. Non solo fuori luogo ma fuori tempo, rischiano di ritrovarsi costretti a fare qualcosa che potrebbe interrompere o modificare il continuum in modo gravissimo, potenzialmente fatale per loro, per tutti quanti.
A questo punto non può fare altrimenti – Celes deve sapere. E Calico attraversa tutto il Palazzo, correndo verso le stanze di suo fratello, pronto a confessare tutto e implorare perdono. Ma quando arriva sulla soglia della camera da letto di Celes, trova qualcuno ad attenderlo appoggiato alla parete. Le forti braccia incrociate sull’ampio petto, lo sguardo serio di chi si aspettava di vederlo.
Il Grande Mago Regis, precettore dei gemelli, gli solleva addosso gli occhi freddi, il cui sguardo tagliente si mitiga solo grazie al sorriso un po’ più caldo che gli offre come gesto di pace. “Ti stavo aspettando,” dice.
Calico deglutisce. “Sai già cosa ho fatto,” esala con un certo timore.
Regis scuote il capo. “So solo che hai fatto qualcosa. Ma ritengo, per il tuo bene e per il bene di tutti, che prima di parlarne a tuo fratello dovresti parlarne con me, Sommo Priore.”
Calico scuote il capo. “Devo dirglielo,” insiste incerto, “La sua magia… lui è forte abbastanza da poter risolvere questa situazione.”
Regis non dice nulla per qualche secondo. Poi si scolla dalla parete, e si muove verso di lui in lenti, ampi passi. “Calico,” dice. La sua voce bassa pronuncia il suo nome come una parola magica. Per un secondo, Calico ha l’impressione di poter comprendere i suoi nipoti e la loro fascinazione per quest’uomo, nonostante in genere non sia in grado di provare interesse alcuno per chicchessia. “Su Tanit non è più Celes il mago più potente. Lo sai bene.”
Calico deglutisce. Poi annuisce, perché sa che è vero. Non lo sarebbe stato, fino a qualche tempo fa, ma adesso? Dopo l’esaurimento della magia di Manila, dopo la nascita dei gemelli e la conseguente divisione del potere delle veggenti tra di loro, la magia della linea dinastica non è mai stata così fragile. Motivo in più per affidarsi a un mago supremo. “Va bene,” cede, “Ti dirò tutto quello che so.”
“Non qui,” Regis scuote il capo, “Vieni, ti faccio strada.”
Hanno lasciato due guardie di fronte all’uscita della tenda dove l’hanno infilato. Fabian può sentire i due uomini parlare, sul sottofondo del brusio del resto dell’accampamento, all’interno del quale i preparativi per la prossima battaglia fervono con animazione crescente.
Se solo riuscisse a uscire di qui potrebbe cercare di scappare dall’accampamento. Trovare un bosco, o una caverna, un posto all’interno del quale potrebbe nascondersi per fare qualche esperimento, cercare una traccia dell’aura di Meridian nello spazio-tempo, cercare una goccia del suo profumo al quale aggrapparsi, un’eco del calore della sua pelle da seguire, un assaggio del suo sapore tramite il quale raggiungerla.
Apre gli occhi nella debole luce delle lanterne, mordendosi il labbro con forza. “Meri…” pronuncia piano il suo nome, come fosse un incantesimo esso stesso. E quando sente qualcuno scostare le tende ed entrare, solleva gli occhi di scatto, per un attimo convinto che possa essere lei.
Gli si blocca il respiro in gola quando vede che invece si tratta di Regis.
L’uomo lo osserva con curiosità, in silenzio, per svariati secondi, e durante tutto quel tempo Fabian non può fare altro che osservarlo di rimando, notare tutti i piccoli particolari che, pur mettendo in chiaro che si tratta sempre di Regis, mettono altrettanto in chiaro che non si tratta del suo Regis. Il volto dalle rughe meno marcate, gli occhi che scintillano di un potere diverso, quasi selvaggio. Le mani nervose, le punte delle dita che si illuminano a tratti di piccole scintille azzurre, come se una parte di lui fosse sempre pronta a gettarsi in battaglia, come vedesse nemici ovunque.
Eppure i suoi occhi sono seri e calmi, tranquilli come il cielo di notte. Una parte di Fabian pensa ancora di potersi fidare di lui, come farebbe a casa. Non sa quanto sia stupida o saggia, questa parte di lui.
Il mago gli si avvicina circospetto. Poi prende posto a gambe incrociate davanti a lui, e lo scruta con occhi curiosi. “Qualcosa in te mi confonde,” dice quindi, “Hai una traccia della mia magia addosso, e non riesco a comprendere come sia possibile, perché non ti ho mai visto prima. Inoltre…” e gli lascia scorrere gli occhi addosso con invadenza, senza vergogna, mettendolo a disagio, dandogli i brividi. “…come posso non notare quanto gli somigli?” conclude quindi, la voce appena più bassa.
Fabian trattiene il fiato e stringe i pugni sulle ginocchia. Scuote il capo velocemente. “Non chiedermelo,” dice, “Non posso dirtelo.”
Regis lo studia ancora un po’ in silenzio. Poi annuisce. “Va bene,” dice, “Cos’è che puoi dirmi, invece?”
Fabian si permette di lasciare andare un sospiro sollevato. E gli racconta tutto quello che può.
“Sì, certo,” la guardia ride aspramente, scuotendo il capo, “Ragazzina, sono anni ormai che il Veggente rifiuta di vedere quelle come te. Non avrebbe nessun senso, dopotutto, sarebbe un’inutile perdita di tempo. Non preoccuparti, vedrai che ci sbrigheremo in fretta, da qualche tempo ormai i processi di questo tipo sono veloci. Un paio di gite in Parlamento e ti condanneranno a morte. Facile facile, non soffrirai neanche.”
Meridian stringe le sbarre con più forza, digrignando i denti. “Voi non capite— io non posso morire qui! Non posso morire ora! Mio fratello—”
“Piantala di fingerti la principessa Meridian!”
“Ma io sono—” Meridian si interrompe all’improvviso quando la guardia le punta una lancia proprio in mezzo al viso.
“Di’ un’altra parola,” dice, “Ti sfido.”
Meridian deglutisce e indietreggia lentamente, le mani alzate. “Va bene…” la voce le trema dalla rabbia, “Va bene. La smetto.”
Demoralizzata, si lascia ricadere sulla scomoda brandina in un angolo della cella. Cerca di analizzare la situazione, di trovare una via d’uscita, ma non è mai stata brava ad organizzare i pensieri in maniera ordinata, è sempre stato il forte di Fabian, quello. Nel pensare a suo fratello le si stringe il cuore e le fa male il petto. Per controbilanciare quel dolore incontrollabile, che la pungola incessantemente, Meridian si morde un labbro a sangue.
“Signore…!” esala poi una guardia, evidentemente stupita quando qualcuno scende le scale del sotterraneo e si pianta di fronte alla sua cella, “Non dovrebbe essere qui. Non deve preoccuparsi della prigioniera, non la lasceremo fuggire.”
“Non sono preoccupato,” dice l’uomo. A Meridian scoppia il cuore nel petto, ed immediatamente si alza in piedi e torna alle sbarre, il nome di Regis sulla punta della lingua, anche se lei non riesce a trovare la forza di pronunciarlo. “Lasciateci soli.”
La guardia annuisce e si dilegua su per le scale. Regis si prende qualche istante per prepararsi, ma alla fine si volta a guardarla, e ancora una volta a Meridian fa male il petto. È molto più anziano di come lo ricorda, e ad averlo invecchiato così sembra essere stato più il dolore che il tempo.
“Regis…” esala.
Le labbra dell’uomo si piegano in un minuscolo sorriso che sembra una ferita nel suo volto. “È incredibile,” dice, “Nel corso degli anni vi ho incontrati tutti. Chi si fingeva Meridian, chi si fingeva Fabian… devo dire che non ho mai fatto fatica a individuare le differenze con gli originali, ma tu… tu, stellina, sembri incredibilmente convincente.”
A sentirsi chiamare con quel soprannome, che così intimamente sente suo, le sfugge un singhiozzo dal fondo della gola. “Sono convincente perché sono io,” insiste, “Regis, devi credermi.”
“Non posso,” l’uomo scuote il capo. Mentre parla, gli si spezza la voce. “Sono stato io a trovare i loro cadaveri. Nel fondo della foresta. Nella stessa radura dalla quale erano partiti. Bianchi e raggrinziti dal tempo, tutti pelle e ossa. Consumati dalla magia dello spazio-tempo. Sono stato io a portarli a Celes, prima uno, poi l’altro. L’ho visto spezzarsi dentro come uno specchio dopo un pugno, frantumarsi. Ho visto la furia nei suoi occhi quando ha scoperto che era stato Calico a farli sparire. L’ho visto odiarsi perché non riusciva a condannarlo a morte come avrebbe invece voluto fare. L’ho visto piangere dopo averlo esiliato, ho visto Manila, distrutta dall’idea dei suoi figli distrutti, spegnersi giorno dopo giorno. L’ho vista estinguersi. Ho visto Lacros lasciare morire un pezzo di sé, e poi l’ho visto andare via perché non riusciva più ad affrontare il fatto di avere dentro solo dolore. Ho visto Celes restare completamente solo. Langley e Shannen al suo fianco, ma era come se nemmeno li vedesse. Lo vedo, ancora oggi, aggirarsi come un fantasma per i corridoi di questo Palazzo. Il vuoto dietro agli occhi. Neanche un’oncia d’amore rimasta dentro di lui. Lui che ne era così pieno.” L’uomo è costretto ad interrompersi per asciugarsi una lacrima e riprendere fiato. “Pensavo di non avere più lacrime da versare. Ma per tutti gli dei, sei così identica a lei che mi stai spezzando l’anima.”
Meridian resta in silenzio mentre l’uomo parla. Silenziosamente si mette a piangere, e silenziosamente continua a farlo anche dopo che lui ha smesso di parlare.
Sempre silenziosamente, però, allunga una mano verso di lui. Lui la osserva, nei suoi occhi ha luogo una guerra che la speranza, per qualche imperscrutabile ragione, riesce a vincere sul dolore. Anche lui solleva una mano, e le loro dita si stringono.
“Vieni qui,” mormora lei. Se lo tira vicino, lo bacia piano attraverso le sbarre della cella.
La reazione di lui è immediata – si allontana istantaneamente, gli occhi spalancati, le labbra dischiuse. Se le sfiora con due dita, mentre inghiotte il suo sapore.
“Meridian…?” esala sconvolto.
Lei annuisce, le lacrime che, senza freno, continuano a cadere. “Sono io,” conferma, “E tu devi aiutarmi.”
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Utenza e COWTanza, Giramondi adoratissimi! La seconda settimana del COWT 12 si è conclusa con la vittoria del Team Fabian per un soffio: le missioni per la settimana entrante sono ben quattro, con missioni complesse e prompt in quantità.
Reminder utili:
- il regolamento lo trovate a questo link, e dovete leggerlo molto bene;
- la composizione delle squadre la trovate a questo link;
- le vostre chat di squadra sono su Slack;
- la pagina per monitorare l’andamento delle squadre la trovate a questo link;
- il form di LDF permetterà la segnalazione dei fanwork a partire dalle 23:30 di oggi (non usatelo prima!);
- la masterlist delle storie è online;
- il contaparole ufficiale di LDF è l’unico strumento valido per misurare le vostre storie, e lo trovate a questo link.
La classifica dopo la prima settimana:
Meridian 263 Mana
Fabian 263 Mana
Calico 254 Mana
Ma bando alle ciance e scopriamo quali sono le limitazioni, le missioni e i prompt di questa settimana!
La decisione di questa settimana… è quella del destinatario o della destinataria del Maleficio (vedi la sezione Magie di potenziamento).
All’interno di ciascuna chat di squadra, si decide cosa vuole la maggioranza; tale decisione va comunicata entro le 18:00 del martedì all’amministratore presente in squadra.
In Taverna troverete un piccolo e ludico sondaggio 😉
Sono disponibili le seguenti magie di potenziamento:
- Maleficio (livello 1)
Il partecipante avversario selezionato ottiene -50% a tutte le sue segnalazioni, esclusivamente per la missione di convergenza (il calcolo viene effettuato a settimana conclusa). Il tuo leader ottiene Maleficio (livello 2) in una delle prossime settimane. - Aura (livello 2)
Le tue segnalazioni valgono il 10% di PR in più. Il tuo leader ottiene Aura (livello 3) in una delle prossime settimane.
Solo il Team Fabian ha a disposizione anche:
- Inno (livello 1)
Il limite superiore di parole è 8.000 per tutte le missioni; puoi lanciare questa magia su due partecipanti. Il leader della squadra vincente la prossima settimana ottiene Inno (livello ?).
All’interno di ciascuna chat di squadra, si assegnano le magie di potenziamento; tale decisione va comunicata entro le 18:00 del martedì all’amministratore presente in squadra. Eventuali fanwork già segnalati non ricevono bonus retroattivamente.
FIC: Il limite massimo è fissato a 7.000 parole per tutte le missioni; potete sforare i limiti massimi indicati per ciascuna missione, ma l’eccedenza non sarà conteggiata per il gioco).
ART: Il numero di art inviabili in questa settimana è cinque, da suddividere come preferite tra le missioni disponibili. Nel campo “parole”, segnalerete i punteggi indicati nel Regolamento.
Sono previsti i seguenti bonus/malus:
- pubblicazione dall’apertura del post al mercoledì entro le 23.59: +10%
- pubblicazione il giovedì entro le 23.59: +5%
- pubblicazione il venerdì entro le 23:59: nessun bonus/malus
- pubblicazione il sabato entro le 17.59: -5%
1.000 PR – 2 FILL – DA 1.000 a 7.000 PAROLE
È necessario accumulare almeno 1.000 Punti Ricerca con fanwork e/o capitoli, con un minimo di 1.000 e un massimo di 7.000 parole per le fic, ispirati ai due prompt utopia / distopia. Ciascun prompt deve essere usato almeno una volta.
Completando la missione otterrete 90 Mana.
888 PR – 8 FILL – DA 800 A 7.000 PAROLE
È necessario accumulare almeno 888 Punti Ricerca con fanwork e/o capitoli, con un minimo di 800 e un massimo di 7.000 parole per le fic, ispirati al seguente set di prompt. Ciascun team dovrà selezionare esattamente otto prompt entro martedì alle 18:00, e dovrà fillarli tutti almeno una volta.
Ci si può ispirare al titolo della canzone o al suo testo (in tutto o in parte), non al video.
OLTRE LO SPAZIO E IL TEMPO
001. Francesco Gabbani – Spazio Tempo
002. David Bowie – Space Oddity
003. The Beatles – Across The Universe
004. Dave Matthews Band – The Space Between
005. Christina Perri – A Thousand Years
006. Biffy Clyro – Space
007. David Bowie – Life On Mars?
008. Seether – Tonight
009. The Smashing Pumpkins – Tonight, Tonight
010. Placebo – Twenty Years
011. Soundgarden – Black Hole Sun
012. Her Space Holiday – Forever & A Day
013. Green Day – Good Riddance (Time Of Your Life)
014. Battiato – Via Lattea
015. Chiara Galiazzo – Le leggi di altri universi
016. Elodie – Andromeda
Completando la missione otterrete 70 Mana.
333 PR – 3 FILL – DA 999 A 7.000 PAROLE
È necessario accumulare almeno 333 PR con almeno 3 fanwork e/o capitoli, con un minimo di 999 e un massimo di 7.000 parole per le fic, realizzati con la composizione di tre scene da almeno 333 parole ciascuna.
Completando la missione otterrete 70 Mana.
444 PR – 4 FILL – DA 400 A 7.000 PAROLE
È necessario accumulare almeno 444 PR con fanwork e/o capitoli, con un minimo di 400 e un massimo di 7.000 parole per le fic, ispirati al set di prompt sorteggiato per ciascun team. Ciascun team dovrà fillare almeno quattro dei sei prompt sorteggiati.
TEAM CALICO
001. Redemption Equals Sex
002. Dangerous Clifftop Road
003. Clothes Make The Hero
004. Mark Of The Supernatural
005. I Liked It Better When It Sucked
006. Villain Has A Point
TEAM MERIDIAN
001. Immortality Seeker
002. Power Gives You Wings
003. Dressed All In Rubber
004. Themed Wedding
005. Beautiful Dreamer
006. Chastity Couple
TEAM FABIAN
001. Literally Shattered Lives
002. Wacky Parent, Serious Child
003. Millionaire Playboy
004. Unicorns Prefer Virgins
005. Past Experience Nightmare
006. Evil Is Deathly Cold
Completando la missione otterrete 70 Mana.
MISSIONE DI CONVERGENZA
La Missione di Convergenza (ex Missione Globale) mette a disposizione 50 Mana.
A ciascun team sarà assegnato un bonus di Mana pari alla percentuale di PR ottenuti rispetto al totale, per un massimo di 25 Mana per il team migliore. Il team migliore riceverà anche una Magia di Potenziamento aggiuntiva la prossima settimana.
Si procederà agli arrotondamenti partendo dal team migliore, così che ci siano almeno 2 Mana di differenza tra ciascun team.
INSODDISFAZIONE
La differenza tra il Mana ottenuto dal team migliore e quello ottenuto dal team peggiore nel corso della seconda settimana è stato aggiunto al livello di Insoddisfazione del popolo. (14/100)
La differenza tra il Mana ottenuto dal team migliore e quello ottenuto dal team peggiore nel corso della terza settimana sarà aumentato del 100% e aggiunto al livello di Insoddisfazione del popolo.
Per ogni fanwork segnalato dal team dei Maghi Minori di Tanit (utenza non iscritta al COWT) l’aumento sarà abbassato del 5% (fino a un massimo del 50%).
A ogni 20% il COWT aumenterà di difficoltà. Se l’insoddisfazione raggiunge il valore 100%, il COWT finisce e tutti i team sono sconfitti.
Ricordate che siamo qui per ogni domanda, ma che vi è tassativamente e moralmente proibito cominciare a chiederci robe tipo “maaaaa se io scrivo su mia nonna in carriola e mio nonno sul trattore, posso usarla come interpretazione di questo o quel prompt?”, perché queste sono sempre le domande alle quali non manchiamo mai di rispondere con un educatissimo “fai il cazzo che ti pare”, eccetera eccetera.
Buona settimana!