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Al cospetto di tutte le Lande in festa, Regis si avvicina a Celes, le labbra dischiuse in un sorriso che vuole essere vagamente predatorio ma resta caldo e affettuoso. Celes non riesce a fare a meno di sorridere a propria volta, e quando l’uomo si inginocchia di fronte a lui quel sorriso si trasforma in una risata piccola e breve, che risuona come un campanello per tutta la sala del trono.
“Prezioso figlio dell’Aria,” dice Regis, sollevandogli addosso uno sguardo divertito, “Eccomi a te. Vincitore. Aimatopolis è risanata, e con questo si conclude la nostra opera. Abbiamo salvato le Lande. E visto il mio ruolo di spicco, vengo a reclamare il mio premio speciale. Mi sembra se ne sia fatto un accenno, la settimana scorsa.”
“Seh, un accenno,” bisbiglia Langley a Shannen, in piedi al suo fianco, “Di pudenda.”
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“Taci,” borbotta Shannen.
Celes li sente entrambi, ma non commenta. Sorride a Regis, e poi si alza in piedi. “In effetti,” commenta, “Avete tutti fatto un ottimo lavoro. E dovessi seguire le orme di mia madre, certamente sarebbe con tutto me stesso che vi premierei per quanto fatto.”
“Aspetta,” borbotta Manila, aggrottando le sopracciglia, “Mi ha appena dato della puttana?”
“Non crucciarti, tesorino,” ride Vesper, accarezzandole i lunghi capelli biondi.
“Purtroppo per voi,” riprende Celes, scrollando le spalle, “Io non sono mia madre. Quindi no, Regis, non ci sarà un premio speciale, per te come per nessun altro. Il mio corpo, non importa quanto traditore, resta mio da donare solo a chi stabilisco. E ho già stabilito tempo fa a chi lo avrei donato, e la mia decisione è sempre definitiva,” conclude, sorridendo in direzione di Langley e Shannen. “Ciò nonostante, a te e a tutti voi va la mia eterna gratitudine,” aggiunge, tornando a rivolgersi all’uomo, “Alzati in piedi. Lascia che ti abbracci, se non come amante, come amico.”
Regis ride come riderebbe un padre divertito dal capriccio di un bambino. Si alza in piedi e lui e Celes si stringono in un abbraccio intimo e in qualche modo, allo stesso tempo, perfettamente puro. Poi si separano, e Regis torna ad allinearsi agli altri maghi di Tanit, mentre Celes torna a sedersi sul trono.
“Grazie a tutti voi,” dice, abbracciando con lo sguardo tutto il suo esercito, “Non solo per quanto avete fatto negli ultimi mesi, ma per tutti gli anni di fedeltà che avete regalato a me e a mia madre. In qualità di Veggente del Polyverso, è mia intenzione premiarvi con il dono più importante a mia disposizione: la libertà. Siete stati fondamentali servitori di questa causa decennale: da adesso in poi rescindo il vostro legame con la Casa Reale. Siete liberi di abbandonare il Palazzo d’Estate, perfino Tanit, se vorrete. Trovate la vostra strada, dovunque sia, e percorretela, con chiunque vogliate. Vi osserverò da qui, e sarà per me un piacere rincontrarvi, dovessimo incrociarci ancora nel corso dei miei viaggi.”
Mentre la folla esplode in un accorato urlo di gioia, Celes si volta e allunga entrambe le mani verso i suoi compagni. Langley e Shannen lo raggiungono, lo tirano in piedi, lo abbracciano stretto, e lui si sente ancora stanco, e arrabbiato con se stesso, e preoccupato per quanto avverrà nei prossimi mesi, ma è indubitabilmente felice, e non è poco.
Adesso sa cosa vuole. L’ora del cambiamento è finalmente arrivata. Parlerà con suo zio Lacros. Cambierà le Leggi di Tanit. Sposerà entrambi gli uomini che ama, prenderà il suo posto sul trono, imparerà ad amare i bambini che crescono dentro di lui, e quando saranno nati farà il possibile e l’impossibile per tornare a riconoscersi ogni volta che si guarderà allo specchio.
Avrà tutto. Tutto quello che ha sempre desiderato. Il suo viaggio è appena finito, ma per altri versi gli sembra quasi che sia appena cominciato.
*
Qualche mese dopo
L’intera famiglia reale accerchia il letto sul quale Celes è disteso. I gemelli sono forti e in salute, e nonostante questo sono piccolissimi. Sono belli come il sole, risplendono di una magia di una potenza tale da fare quasi paura, e ciononostante non è questo quello che stupisce le persone assembrate in questa stanza.
Si aspettavano due maschi. I piccini sono, invece, un maschio e una femmina.
“Non è possibile,” dice Manila, concentrando lo sguardo sulla bambina, “Non ha senso. Come si spiega che io sia ancora viva? La maledizione delle Veggenti dice chiaramente che la madre della Veggente in carica è destinata a morire quando la Veggente in carica concepisce una figlia femmina che potrà prendere il suo posto. Non capisco.”
“Per la verità è bizzarro,” borbotta Lacros, ugualmente stupito, “Fino ad oggi, la maledizione delle Veggenti non aveva mai fallito. Mi chiedo come sia possibile.”
Ancora perplessa, Manila stringe fra le dita la sua sfera, il suo simbolo, la manifestazione fisica del suo potere. Chiude gli occhi e prova a parlarle – la sfera non è mai stata avara di risposte, con lei. Le chiede di dare un senso a questa situazione, ma per la prima volta da quando la porta al collo la sfera tace. E per quanto Manila possa insistere, la sfera continua a tacere.
Tutto a un tratto, comprende. Per sicurezza, prova ad attingere alla propria magia, ma il pozzo è vuoto, e non c’è niente da tirare su. Divertita, scoppia a ridere, e quando suo fratello, insieme al resto della famiglia, torna a voltarsi verso di lei, incuriosito, lei ridacchia ancora. “Potrei avere una risposta a questo mistero,” dice. “È la magia a guidare la maledizione. La magia uccide la Veggente quando l’erede produce un erede. Ma la magia non può raggiungerti, non può ucciderti, se non ne hai più,” conclude, scrollando le spalle. “Ne ho sacrificata troppa per i miei bambini,” spiega, “L’ho donata a Celes per aiutarlo a sopravvivere. L’ho donata a Calico quando è nato. Non me ne è rimasta altra. Sarò la prima Veggente a potersi godere una vita da nonna.”
Nel momento esatto in cui Lacros e Vesper comprendono che Manila, essendo sopravvissuta all’unica cosa che avrebbe potuto strapparla alle loro braccia prematuramente, resterà al loro fianco per un tempo incalcolabile, entrambi le si avvolgono attorno, stringendola in un abbraccio caldo e commosso del quale Celes ride dolcemente, mentre si allunga ad accarezzare le guance paffute dei suoi bambini.
“Ti chiamerò Fabian, colui che aiuta le messi a crescere. Sotto le tue dita, Mio Cielo, la terra sarà prospera, e l’avvicendarsi delle stagioni sarà gentile. E tu, invece…” aggiunge, voltandosi verso la bambina, “Il tuo nome sarà Meridian, il punto più alto, il momento nello spazio in cui il sole brilla più intensamente. Sarai una veggente straordinaria, Mia Stella. O forse, chissà, lo sarete entrambi,” aggiunge in un sussurro, per evitare che suo zio lo senta. Poi sorride più dolcemente, appoggiando due baci identici sulle testoline tonde. “Non vedo l’ora di farvi conoscere i vostri padri.”
T H E E N D
(corcazzo)
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COWTers, ce l’abbiamo fatta! \o\ La decima (e ultima?) edizione della challenge a squadre più impegnativa del web è stata archiviata ieri con la vittoria del Team Aliante, che si aggiudica la tenzone! Congratulazioni a tutti i suoi componenti!
La classifica è stata la più imprevedibile e la più corta della storia della challenge, al punto che se ci fosse stato il sorpasso finale (o per numero di storie o per PM) i primi due posti si sarebbero invertiti: complimenti quindi a tutte le squadre, al Team Orologio secondo classificato, al Team Sabbie terzo e al Team Kulutrek al quarto posto! Ecco la classifica.
CLASSIFICA FINALE | |
Regis e il Team Aliante | 169 Stelle Esperienza |
Leste e il Team Orologio | 164 Stelle Esperienza |
Rufus e il Team Sabbie | 151 Stelle Esperienza |
Yande e il Team Kulutrek | 143 Stelle Esperienza |
I Viaggiatimbri sono stati regolarmente assegnati nei vostri profili. Qualche curiosità numerica!
- È stato il secondo COWT di sempre per numero di parole, in quanto avete sfiorato nuovamente quota CINQUE MILIONI di parole scritte – per la precisione, 4.910.555 parole; lo scorso anno erano state 5.012.948, ma con una settimana di gioco e molte missioni in più, e in ogni caso si parla di cifre che quando eravamo su LiveJournal si scrivevano in un intero anno!
- In testa per numero di parole c’è Regis e il Team Aliante con 1.355.039 parole (seconda miglior prestazione di squadra di sempre, dopo il COWT 9), seguito da Leste e il Team Orologio con 1.301.098 parole (miglior prestazione di squadra di sempre), da Yande e il Team Kulutrek con 1.254.167 (terza miglior prestazione di squadra di sempre, dopo COWT 9 e COWT 8) e infine da Rufus e il Team Sabbie con 1.000.251 parole (miglior prestazione di squadra di sempre).
- I podi settimana per settimana, per numero di parole:
Week 1: Team Kulutrek (65.987), Team Aliante (59.935), Team Orologio (53.096), Team Sabbie (47.823)
Week 2: Team Aliante (173.330), Team Kulutrek (146.609), Team Sabbie (134.924), Team Orologio (107.460)
Week 3: Team Kulutrek (152.545), Team Orologio (138.822), Team Aliante (104.129), Team Sabbie (90.374)
Week 4: Team Orologio (151.360), Team Kulutrek (134.221), Team Sabbie (128.019), Team Aliante (69.940)
Week 5: Team Kulutrek (264.642), Team Aliante (254.479), Team Orologio (251.277), Team Sabbie (192.798)
Week 6: Team Aliante (312.210), Team Kulutrek (267.364), Team Orologio (257.617), Team Sabbie (231.140)
Week 7: Team Aliante (381.016), Team Orologio (341.466), Team Kulutrek (222.799), Team Sabbie (175.173)